Testimonianza 15: un progressivo distacco
Sono cresciuta in una famiglia molto religiosa, ho frequentato il catechismo fino a 12 anni con l’obbligo di andare a messa perché il parroco di allora ci minacciava che se non fossimo andati non ci avrebbe fatto fare la cresima…ragion per cui appena raggiunto questo traguardo mi sono ritirata dalle varie proposte di partecipazione alla vita di chiesa, fino ai 17 anni quando far parte dell’ACR. significava avere accesso a vari intrattenimenti (mare,cinema,feste ecc) che il nostro paesello non offriva e non offre tuttora! A 18 anni sono entrata a far parte del gruppo di protezione civile e mi sono data da fare in tutti i campi per accrescere la mia competenza, a 24 anni sono entrata alle Acli grazie al servizio civile e nel frattempo ho trovato la mia vera essenza frequentando le suore di madre Teresa, prestando servizio alla mensa dei poveri, aiutando in cucina e dispensa e dando una mano con le “colonie a mare” per i bimbetti dei quartieri più disagiati della mia città. Successivamente ho avuto modo di fare dei corsi alla Caritas che mi sono serviti anche per il mio reinserimento all’interno della mia parrocchia… tutto ciò è stato valido fino a tre anni fa quando ho litigato con la responsabile della Caritas che pretendeva di gestirla come se fosse un teatrino e si permetteva di ridicolizzare le persone che andavano anche solo per passare due ore in compagnia. Ora frequento la chiesa con la mia bambina e quando posso do volentieri una mano, ma niente di più.