Dignitas Infinita: interroghiamoci
Pubblicata la Dichiarazione del Dicastero per Dottrina della Fede sulla Dignità Umana
Lunedì 8 aprile si è svolta la conferenza stampa di presentazione della Dichiarazione Dignitas Infinita. Sono intervenuti: cardinale Victor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero; monsignor Armando Matteo, segretario del Dicastero e la professoressa Paola Scarcella, docente presso le Università Tor Vergata e Lumsa di Roma.
La dichiarazione è il frutto di un lavoro durato 5 anni e ha visto la luce dopo 5 diverse bozze di testo. In totale è composta da 66 articoli. E’ un testo che contiene la posizione della Chiesa Cattolica sui tema legati alla vita e la difesa delle stessa: dall’aborto alla fecondazione per altri, dalla povertà ai migranti, dalla violenza digitale al femminicidio.
Il titolo doveva essere ‘Al di là di ogni circostanza’, proprio a significare la dignità insita (ontologica) di ogni essere vivente al di là della sua provenienza geografica e status sociale.
Nel documento viene riproposto il NO ‘all’aumento arbitrario di nuovi diritti’ come l’eutanasia, il suicidio assistito, alla transizione di genere.
E’ giusto riconoscere che sono stati incluse questioni sociali e ambientali come esempi per la salvaguardia della dignità umana.
“Tale dignità di tutti gli esseri umani può, infatti, essere intesa come “infinita” (dignitas infinita), così come san Giovanni Paolo II affermò in un incontro con persone affette da certe limitazioni o disabilità,[1] al fine di mostrare come la dignità di tutti gli esseri umani vada al di là di ogni apparenza esteriore o di ogni caratteristica della vita concreta delle persone.” Si legge nell’introduzione al documento, che ne ripercorre il difficoltoso iter.
La dichiarazione solleva alcune questioni sulle quali, recentemente, si erano compiuti passi avanti: soprattutto sul tema della sessualità omoaffettiva.
Diversi capitoli riguardano la donna direttamente: questo ci interpella nuovamente nel fare una riflessione approfondita, soprattutto sul concetto di dignità umana, libertà e autonomia nella scelta.
Il testo ha ‘un alto valore dottrinale’, viene affermato nella conferenza stampa.
Come associazione ci proponiamo di discutere al nostro interno di questo documento e ci auguriamo che animi approfondimenti e dialoghi fecondi per un camminare sempre più sinodale della Chiesa, nell’ambito teologico così come in quello pastorale.