Lettera aperta a don Giulio Mignani
Caro don Giulio, ci sembra importante scriverti per non sottrarci ad una occasione di impegno e testimonianza.
Abbiamo scritto nel nostro manifesto che:
“ Siamo donne credenti, siamo discepole di Gesù, innamorate della Chiesa, delle nostre famiglie, di chi è più fragile e più indifeso, ma innamorate anche della nostra forza, energia e intelligenza, doni di Dio. Alla Chiesa, come anche alla società e alle nostre famiglie, vogliamo portare tutto ciò che siamo e non sminuirci per compiacere qualcuno. Non sentiamo il bisogno di riconoscerci in modelli preconfezionati, ma rivendichiamo la possibilità di costruire ciascuna il proprio cammino unico e irripetibile: come persone, come donne, come sorelle, figlie, mogli e madri. ”
In coerenza con tali intenti siamo rimaste ferite ed amareggiate per la presa di posizione della Congregazione per la Fede in merito alla possibilità di benedire l’amore e la relazione tra persone dello stesso sesso, profondamente convinte che ogni rapporto d’amore in quanto tale non può che contemplare la presenza di Dio, padre e madre, e che, appunto, il “cammino unico ed irripetibile” di ciascuno non debba trovare limiti quando è volto all’amore.
Ci siamo stupite non solo della presa di posizione della Congregazione, ma anche dell’assordante silenzio di coloro che – almeno nel sentire comune – rappresentano la Chiesa, e quindi il tuo gesto ci ha sollevato sia come espressione anche del nostro sentire, sia perché ha dato voce e visibilità ad una parte di comunità forse non allineata, ma certamente preoccupata dell’accogliere amorevolmente prima che del dare giudizi.
Ti vogliamo pertanto esprimere la nostra gratitudine e vicinanza, condividendo con te anche la campagna che abbiamo lanciato con l’hashtag #iovibenedico.
Il gruppo genovese di “Donne per la Chiesa”
Condivido pienamente quanto scritto in questa lettera e mi sento vicina e grata a don Giulio per avere espresso in maniera autentica il suo pensiero ,senza preoccuparsi di sicure ripercussioni nel proseguimento del suo ministero. Purtroppo sono molti i preti che per paura di non potere usufruire delle varie opportunità , si allineano al potere delle gerarchie pur sapendo che alcune affermazioni contrastano con il messaggio di amore di Gesù.