Il ripudio della Dottrina della Scoperta
Con questo comunicato del 30 marzo, la Chiesa ripudia ufficialmente la Dottrina della Scoperta: VAI AL COMUNICATO
Da decenni le Popolazioni Indigene di quello chiamato comunemente Nord America chiedevano che la Chiesa ripudiasse e rescindesse tale dottrina, ma ciò non era stato fatto neppure in occasione della recente visita di Papa Francesco in Canada, suscitando molte delusioni.
In tale occasione Judy Wilson, rappresentante della comunità nativa Neskonlith, aveva dichiarato: “senza il ripudio delle Dottrina della Scoperta siamo bloccati in un sistema coloniale. Deve essere ripudiata e rescissa per poter andare avanti nel processo di guarigione, e ancor più in quello di sovranità e autodeterminazione dei nostri Popoli.”
La Dottrina della Scoperta ha origine in una serie di Bolle Papali risalenti al 1400. Con essa si garantiva agli esploratori Europei Cristiani il diritto di reclamare quella che era chiamata da loro “terra vacante” in nome del proprio sovrano. Ciò era basato sull’assunto che qualunque terra non abitata da Cristiani fosse da considerarsi aperta alla “scoperta”. Queste bolle papali sollecitavano la conquista dei popoli non cristiani e l’espropriazione delle loro terre e dei loro beni. Ciò porto alla deumanizzazione, espropriazione e assimilazione forzata dei Popoli Indigeni di Turtle Island (quella chiamata dagli Europei America), ponendo le basi per il successivo genocidio e la creazione del sistema delle cosiddette “scuole” residenziali.
La Dottrina della Scoperta resta alla base del sistema legislativo e politico del Canada e degli USA e continua ad avere ancora oggi un impatto enorme sulle Popolazioni e Comunità Indigene.
Il Papa era l’unica persona in grado di ripudiare, e poi rescindere, tale Dottrina.
Vedremo ora cosa succederà e soprattutto se alle parole seguiranno dei fatti. Alcuni rappresentanti di Popolazioni Indigene, quali Ghislain Picard e Phil Fontaine, vedono il gesto come puramente simbolico e dubitano che esso possa avere ripercussioni politiche pratiche in termini di revisione delle leggi tuttora in vigore che citano tale Dottrina.
Non è un caso che in prima linea nella richiesta di rescindere la Dottrina delle Scoperta ci siano sempre state le donne. Ricordiamo infatti che tale Dottrina e le politiche ad essa successive hanno avuto conseguenze particolarmente devastanti per le donne indigene sotto forma di procedure di sterilizzazione forzata (registrate ancora fino al 2017), rimozione dei figli attraverso il “sixties scoop” e il sistema delle “scuole” residenziali, e il fenomeno tuttora importantissimo della scomparsa e uccisione di donne e ragazze indigene (Missing and Murdered Indigenous Women and Girls, MMIWG).