Venite a tavola!
DISCORSO DI APERTURA DELLA SETTIMANA D’AZIONE DI MARIA 2.0
COLONIA, 19 SETTEMBRE 2020
di MARIA MESRIAN
Venite a tavola!
Un caloroso benvenuto a tutte e tutti voi che siete venuti a Colonia da vicino e da lontano. Abbiamo apparecchiato le tavole e vi invitiamo tutti a pregare con noi e a condividere il pane. Siamo qui davanti al Duomo di Colonia e siamo sulle spalle di donne giganti. Per 2000 anni le donne hanno portato il fuoco del messaggio di Gesù. Stavano in piedi sulla collina del Golgota. La prima testimone e annunciatrice della risurrezione è stata una donna e quasi 1000 anni fa una donna si trovava davanti alla venerabile cattedrale e chiamava le lamentele per nome: Ildegarda di Bingen.
Lei e noi siamo unite dalla convinzione che il messaggio cristiano di giustizia e di misericordia può rendere il mondo un posto migliore. Ci troviamo qui perché ci è difficile riconoscere il messaggio di Gesù nelle azioni di molti uomini potenti della Chiesa. Ci manca l’apertura e la libertà con cui Gesù ha accolto tutte le persone. Vediamo l’esclusione e la ristrettezza, l’abuso di potere e la disonestà. Abbiamo apparecchiato le nostre tavole perché desideriamo una chiesa in cui tutti siano benvenuti e nessuno sia escluso. Invitiamo la gente a condividere il pane con gli altri, secondo le parole: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Gesù ci ha insegnato a spezzare il pane dicendo: “Fate questo in memoria di me”. Questo è molto più di un semplice ricordo. È una questione di realizzazione. Ci riuniamo nel nome di Gesù e quindi Egli è con noi. È la sua presenza che ci nutre. Non fissiamo ciò che vuole limitarci e costringerci. Il nuovo è già iniziato. Andiamo avanti e portiamo la brace più lontano.
Scrive Giovanni XXIII: “La tradizione significa custodire il fuoco, non conservare le ceneri”. Con questo ci colleghiamo come fratelli e sorelle con uomini e donne di tutto il mondo. Dall’India riceviamo questo saluto dalla teologa femminista indiana Virginia Saldanha: “Care Sorelle di Maria 2.0 ammiriamo il vostro coraggio, la vostra creatività e il vostro impegno per l’uguaglianza delle donne nella Chiesa cattolica. Siete un’ispirazione per noi donne indiane. Ci incoraggiate anche nel nostro cammino! Vi auguriamo una settimana di successo e spero di essere con voi un giorno”. Grazie Virgina per queste parole! Perché l’ultimo anno ha dimostrato che la nostra volontà di uguaglianza e di cambiamento globale nella Chiesa cattolica non è un problema di lusso per le donne e gli uomini occidentali.
La nostra rete del Catholic Women’s Council è sostenuta da donne di tutto il mondo. Tutte lottano per la pari dignità e l’uguaglianza dei diritti nel loro contesto. Pertanto la nostra lotta non è un’egoistica visione dell’ombelico, ma un atto di solidarietà con le donne di tutto il mondo: nessuna donna al mondo vuole essere oppressa!
La Chiesa è un attore globale. Se attuasse il rispetto per la dignità e l’uguaglianza e gli standard di trasparenza e di controllo del potere nelle sue strutture, darebbe l’esempio e avrebbe un’immensa influenza positiva sulle società. Se non lo fa, oscura il messaggio del Vangelo. Dico deliberatamente questa frase qui a Colonia, davanti alla cattedrale: il potere senza controllo diventa arbitrario e diffonde paura. La Chiesa deve proclamare la Buona Novella. Non deve diffondere la paura.
Non smetteremo di mettere il dito nella piaga. Ma non ci fermiamo a questo. Il tempo del lamento è finito. Andiamo avanti e vogliamo vivere ciò che abbiamo capito dal Vangelo. Così insieme cominciamo…
Traduzione di Paola Lazzarini, a partire dalla traduzione in inglese del sito di Voices of Faith: https://voicesoffaith.org/conversations-1/2020/9/21/maria-mesrians-opening-speech-at-maria-20-action-week-19-september-2020