Genitori di figli e figlie lgbt
”Ho sentito la necessità di scrivere qualcosa a seguito di un incontro svoltosi nella parrocchia di Quinto che nei momenti finali del bellissimo e importantissimo incontro è stato sottolineato che per le ragazze e ragazzi lgbt non è scontato che per tutti ci sia il supporto dei genitori. Dovrebbe essere una normalità che i genitori supportano le scelte dei figli anche x quanto riguarda il proprio orientamento sessuale.”
Queste sono le parole di Mario Bottai, padre di un ragazzo omosessuale. Mario è impegnato, con altri genitori, nel gruppo KAIROS genitori Toscani e del gruppo nazionale tre volte genitori.
Non è affatto scontato il supporto della famiglia per figli e figlie con un orientamento sessuale non binario. E’ un cammino che va percorso insieme. Mario, insieme ad altri genitori, hanno fondato dei gruppi per accompagnarsi reciprocamente e accompagnare altri genitori ad affrontare un dialogo fecondo e accogliente con i propri figli.
“Il mio auspicio è quello di accompagnare supportare e aiutare tutti quei genitori e FIGLIE E FIGLI che anche per la più banale ragione si sono allontanati gli uni dagli altri.”
Mario, raccontando la sua esperienza, non nasconde la confusione e il disorientamento quando suo figlio ha raccontato loro la sua scelta:
“Quando mio figlio Riccardo fece il suo coming out, dentro di me ci fu una grande confusione di tutto e il contrario di tutto, come uomo e poi come cattolico che, probabilmente, fino a quel momento non avevo ben chiaro il significato di chi è un vero cattolico.
Però una sola cosa è bastata a farmi ritornare velocemente alla normalità L’AMORE INCONDIZIONATO VERSO MIO FIGLIO. Poi entrato nella nuova dimensione di vita di mio figlio e dei suoi amici e amiche, sento che non ne posso più fare a meno, anche per capire come si vive nel mondo lgbt l’essere cristiani. In un incontro ci siamo divisi in gruppi e io ero il genitore di riferimento e un ragazzo esclamò così: ALLORA VOI GENITORI ESISTETE. La cosa mi fece quasi saltare dalla sedia e dentro di me venne fuori rabbia dolore e quasi imbarazzo.”
Non sono così rare le situazioni in cui figli e figlie devono lasciare la propria casa dopo aver esplicitato il proprio orientamento sessuale. Organizzazioni come quella di Mario aiutano questi giovani a trovare uno spazio dove poter vivere, integrandola, la loro fede e la loro identità.
“Il mio impegno nei confronti di queste figlie e figli del mondo lgbt è che possono contare su di me come padre di tutti coloro che non sono stati ancora accettati dai genitori legittimi.” Grazie Mario per la tua bella testimonianza.