Testimonianza 13: “quanto male mi hanno fatto i devoti fanatici”
Quanto male mi hanno fatto in passato i devoti fanatici, che propagandavano “preghiere infallibili”, novene dall’esito sicuro, litanie che “strappano la grazia dalle mani di Dio”. Bastava che fossero compiute scrupolosamente come stava scritto. Io che ero tanto giovane e tanto infelice le provavo tutte, e quando non succedeva niente allora dicevano che era colpa mia che non ci avevo messo abbastanza fede. Oppure dicevano che il Signore ritardava apposta per mettere alla prova la mia fede, ma poi il risultato sarebbe arrivato di sicuro. Citavano i salmi a memoria, “vedi, sta scritto qui, tu cerca la gioia del Signore ed Egli esaudirà i desideri del tuo cuore! Però bisogna seguire tutti i comandamenti, senza sgarrare!” E io seguivo tutto con scrupolo, tenacemente, a denti stretti. I giorni passavano grigi, senza un sorriso, col mal di stomaco; e non vedevo luce. Eppure mi avevano garantito che la preghiera fa cedere Dio, come nella parabola della vedova e del giudice! Dunque quel che faccio non basta? Allora impegniamoci di più! Mi massacravo nelle osservanze e facevo anche di più di quanto prescritto; si potrebbe dire che “pagavo in anticipo” la grazia richiesta. Ma non l’ho avuta, né l’avrò mai, perché tutti i limiti temporali sono ormai scaduti. Maturando, ho capito che Dio non si può imbrigliare: non me la prendo con Lui, se ha detto sempre no fino alla fine avrà avuto i suoi motivi. Non ho perso la fede e vado ancora in chiesa, ma provo tanta rabbia verso quei pii ingannatori che mi hanno fatto consumare le forze e rovinare la salute. Vorrei avere in mano gli opuscoli di preghiera di tanti anni fa, con le garanzie scritte e pure con l’imprimatur; arrotolarli stretti e piantarglieli dove non batte mai sole.